Dal X al XVI secolo Busseto fu capitale del piccolo stato dei Pallavicino e fu poi parte importante del ducato farnesiano, al pari della piacentina Cortemaggiore. Il centro abitato, che ad oggi conta circa settemila abitanti, è inscindibilmente legato alla figura di Giuseppe Verdi (1813-1901). Il celebre compositore e padre della Patria è infatti originario della frazione delle Roncole, che porta attualmente il suo nome (Roncole Verdi). Immersa nelle bellezze della campagna parmense, Busseto è un centro agricolo importante, ricco di tradizione e costellato di bellezze storiche di raro interesse. Un’ulteriore menzione d’onore, qualora ve ne fosse il bisogno, è data dal fatto che Busseto fu per anni il paese di residenza (sempre alle Roncole) di Giovannino Guareschi (1908-1968), giornalista e scrittore poliedrico, le cui opere sono, parlando di letteratura nostrana, tra le più vendute nel mondo. Insomma, nonostante le ridotte dimensioni, Busseto è una vera e propria città d’arte, dove alcuni dei grandi del passato mossero i primi passi verso la celebrità.
Busseto: piccola città d’arte
Gli edifici di particolare valore storico sono numerosi a Busseto. Innanzitutto la Rocca del paese, eretta al centro della piazza principale, contiene il teatro che vide esibirsi il giovane Verdi. Oggi quella piazza, sulla quale si affaccia il maniero, prende proprio il nome di quel compositore, che si fece grande partendo dal suo paese d’origine. Nella stessa zona si trova anche la Collegiata di San Bartolomeo, affiancata dall’Oratorio della Santissima Trinità, luogo di nozze di Verdi. Dall’altro lato della piazza si erge la casa di Antonio Barezzi (1787-1867), commerciante e suocero di Verdi. Barezzi fu scopritore e mecenate del compositore. La figura di Barezzi è molto sottovalutata, in quanto il suo circolo di conoscenze fu un vero e proprio trampolino di lancio per Verdi. Il “Barezzi Festival”, intitolato al visionario di Busseto, è un evento musicale parmigiano che ogni anno attrae artisti sperimentali, popolando i teatri di Parma e provincia. Grandi nomi del panorama musicale si riuniscono annualmente, celebrando la musica in tutte le sue forme (tra questi citiamo solo alcuni nomi: Franco Battiato, Brunori Sas, Calcutta, The Notwist, Phil Glass, Levante, Raphael Gualazzi).
La villa
Tra le tante attrazioni di Busseto, ancora oggi aperte al pubblico, Villa Pallavicino è una delle più apprezzabili dal punto di vista artistico e culturale. Dal 2009 l’edificio ospita la sede del Museo nazionale “Giuseppe Verdi” e spicca isolata al centro di un giardino, a sud-ovest del paese. Già in costruzione dal 1518 e rimasta incompiuta fino al tardo Seicento, la villa, che all’interno presenta un vasto ciclo di affreschi allegorici tardo-barocchi e rococò di Evangelista Draghi, Ilario Spolverini e Pietro Rubini, è ascrivibile all’architetto ducale Domenico Valmagini (1677-1730) impegnato a Busseto nel Monte di Pietà. Il percorso espositivo presenta, attraverso arredi di ricostruzione e documenti in copia, la cronologia delle ventisette opere verdiane.